È possibile guarire dagli sbandamenti

Tra i vari disturbi neurovegetativi legati alla postura del corpo durante la deambulazione, uno dei più frequenti è senza dubbio quello del senso di instabilità e sbandamento, che può manifestarsi anche da fermi.

Si tratta di sgradevoli sensazioni, percepite dalla persona, per cui i movimenti del corpo e della testa non vengono registrati in modo correlato e, di conseguenza, risulta difficile (se non impossibile) rimanere in equilibrio.

Questo problema dipende da un funzionamento errato dei recettori nervosi collegati alla postura, che, per cause patologiche, non sono più in grado di reagire correttamente alle sollecitazioni esterne, e quindi inviano segnali inadeguati a livello encefalico.

Gli sbandamenti nel camminare sono infatti collegati all’errata percezione cerebrale della posizione del corpo nello spazio e ai relativi movimenti che esso compie.

A differenza di altre patologie, come la Sindrome di Meniere, questo stato morboso non è unicamente riconducibile a problemi dell’apparato auricolare e neppure di quello visivo, ma a neurorecettori sparsi in tutto il corpo.

Guarire dagli sbandamenti è possibile (approfondisci https://www.cervicalevertigini.it/sbandamenti-giramenti-di-testa/), a patto di identificare tempestivamente la loro insorgenza e di non trascurare la sintomatologia ad essi associata.

Quali sono le cause di questo disturbo

Il controllo dell’equilibrio, in fase sia statica che dinamica, dipende da numerosi fattori predisponenti che, una volta insorti, possono provocare l’insorgenza della malattia.

Le principali cause scatenanti sono le seguenti:
• cervicalgia;
• problematiche all’articolazione temporo-mandibolare;
• disturbi della motilità degli occhi;
• eccessiva tensione muscolare;
• disturbi all’orecchio interno;
• modificazioni del flusso circolatorio;
• problemi della sfera psico-emotiva.

Cervicalgia

È un disturbo riguardante la porzione superiore della colonna vertebrale, che corrisponde alle prime vertebre cervicali, da cui dipendono i movimenti della testa e del collo.
In caso di sbandamenti nel camminare è di solito la II vertebra (epistrofeo) a trovarsi in una posizione errata e, di conseguenza, a condizionare tutti i movimenti del capo.
Per evidenziare la presenza di tale problema è consigliabile eseguire il “Flection Rotation Test”, un’indagine clinica che consente di evidenziare la patologia.

Articolazione temporo-mandibolare

Per guarire dagli sbandamenti è possibile anche intervenire sul funzionamento dell’articolazione temporo-mandibolare della bocca che, soprattutto nelle donne, può presentare una chiusura anomala, spesso collegata al digrignamento notturno dei denti.

Motilità oculare

I disturbi della motilità oculare si collegano alla funzione di questi organi, che sono sede di recettori posizionali relazionati alla muscolatura del collo e che pertanto sono in grado di influenzarne il movimento.

Tensione muscolare

Un’eccessiva tensione muscolare nella zona del collo, responsabile della rigidità nucale, può coinvolgere il senso dell’equilibrio, proprio perché modifica la posizione spaziale del corpo.

Orecchio interno

Il labirinto, che fa parte dell’orecchio interno, contiene piccole strutture solide (otoliti), dalla cui posizione dipende la stimolazione dei propriocettori; quando essi
si trovano in posizione non fisiologica, possono innescare senso di instabilità e sbandamento.

Flusso circolatorio

Quando insorgono modificazioni del flusso sanguigno e quindi di ossigenazione dei tessuti, il deficit di ossigeno è collegato a vertigini e capogiri.
Si tratta di una patologia conosciuta col nome di “Insufficienza Vertebro-Basilare”.

Sfera psico-emotiva

Spesso succede che ansia, stress e depressione possano influenzare l’equilibrio e la deambulazione, a causa degli stretti rapporti neurologici delle strutture recettoriali con i neuromediatori iper-prodotti in presenza di tali disturbi.

Come guarire dagli sbandamenti

Per risolvere correttamente il senso di instabilità e sbandamento è necessario innanzi tutto rivolgersi al proprio medico di base che, conoscendo la storia clinica di ogni paziente, è in grado di effettuare una prima discriminazione delle eventuali cause.

La seconda figura di riferimento è quella dello specialista in otorinolaringoiatria, per approfondire eventuali collegamenti con il labirinto dell’orecchio interno.

Un’approccio fisioterapico è sempre estremamente utile, dato che, agendo sui muscoli, può allentare tensioni e contratture di solito connesse agli sbandamenti nel camminare.

Esistono alcune manovre cliniche, finalizzate a riportare in posizione corretta gli otoliti, qualora la genesi del disturbo derivasse da una loro disposizione anomala.

Se infine è accertato che la causa del disturbo è di natura psico-somatica, è opportuno rivolgersi a uno psicoterapeuta che, attraverso un percorso dialogico, può contribuire a risolvere il problema.